Foto: Irene Trancossi

Ballet Mécanique

Ballet Mécanique

balletto di Georges Antheil per 4 pianisti e 4 percussionisti

 

La tecnologia è diventata connessione, informazione per tutti; è difficile vivere senza. Un oggetto smontabile, complesso e giocoso come il cubo di Rubik, è stato utilizzato dai danzatori come simbolo della forza e del legame dell’intera società. Durante la coreografia, i danzatori cercano di staccarsi dall’oggetto, ma non trovano una vera ragione per rifiutarlo e quindi il legame si intensifica. Avviene un confronto continuo e diversificato con l’oggetto, la sua forma, i suoi colori e i suoni imprevedibili dell’ambiente circostante. Tutti i danzatori sperimentano e sviluppano il loro potenziale creativo attraverso questo oggetto e supporto, che può risultare ai nostri occhi “forza” e “limite” allo stesso tempo.

 

Idea, coreografia: Francesca Mommo
pianoforte RNCM percussionisti: Markus Bellheim, Irene Novi, Alessio Tiezzi e Michela Caldesi 
Regia: Alessandro Ferrari
Luci: Stefano Pirandello
Assistente alla coreografia: Nicoletta Serio
Danzatori: Francesco Aversano, Lorenzo Colella, Annachiara Corti, Irene La Monaca, Marco Lo Presti,
Alba Metushi, Claudio Murabito e Margherita Petrosino
Prima: 23.07.2017, Piazza Grande, Montepulciano (SI, Italia)
Coordinamento artistico: Azzurra di Meco
Produzione del 41° Cantiere Internazionale D’arte, direzione artistica di Roland Böer
In collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza (Roma, Italia)

 

Ringraziamenti speciali a: 
Gabriella Borni e Mario Piazza, docenti di composizione dell’Accademia Nazionale di Danza; Stefano Pirandello, responsabile tecnico luci dell’Accademia Nazionale di Danza; Mimì Rita Grassi, docente di spazio scenico dell’Accademia Nazionale di Danza; Mauro Viscardi, maestro accompagnatore dell’Accademia Nazionale di Danza.